Motivi per scegliere un vogatore invece di una cyclette per tenersi in forma

Stanchi di utilizzare sempre la solita cyclette? Esiste un nuovo attrezzo sempre più scelto per fare sport a casa, che può aiutarci a rimanere in forma e in salute in modo più efficace. Il vogatore, anche detto remoergometro è un attrezzo meccanico che simula l’azione del remare in barca o canoa.

Utilizzato da sempre nelle scuole di voga, il vogatore è stato riscoperto recentemente come lo strumento ideale da avere in casa per dimagrire più velocemente aumentando il consumo di calorie.

Richiede l’utilizzo di più muscoli insieme e a pari intensità di utilizzo di una cyclette o di un tapis roulant, aumenta il consumo di energie del nostro organismo. Il metabolismo si riattiva in maniera immediata per ottenere risultati migliori per il fisico.

Perché Tonifica i muscoli il 75% in più

Dopo anni di allenamento su cyclette e tapis roulant i muscoli hanno acquisito resistenza e non reagiscono più all’esercizio, anche se continuo e costante. Con il vogatore otterrai un tipo di allenamento diverso che sollecita i muscoli di gambe (in particolare i quadricipiti) e braccia (bicipiti, tricipiti), dorsali, scapole e pettorali.

Inutile negare che con il vogatore si fa maggior fatica che con attrezzi tradizionali come la cyclette, ma è certo che si ottengono risultati eccezionali in breve tempo. Per questo, all’inizio è bene prevedere degli allenamenti più brevi e seguiti da lunghe fasi di defaticamento e stretching muscolare.

Ma c’è di più. È stato provato scientificamente che fare esercizio con il vogatore riduce il rischio di lesione alle articolazioni rispetto a quando si utilizzano altri attrezzi.

Fare sport comodamente seduti

Sembra incredibile ma questo è uno dei pochi attrezzi che ti permette di fare esercizio in modo completo, stando seduto. Anche se sei fuori allenamento o vuoi riprendere l’attività fisica, un vogatore a trazione centrale è quello che fa per te. Molto più facile da utilizzare per un corretto posizionamento di spalle, gambe e braccia, è il tipo di vogatore più scelto per uso domestico.

Il vogatore è uno strumento adatto sia a principianti sia ad esperti sportivi che vogliono misurarsi con un attrezzo che permette di aumentare sia le prestazioni fisiche sia la resistenza muscolare. Inoltre il sistema cardio-respiratorio ne beneficia, regalando elevate prestazioni di resistenza anche agli sportivi più incalliti.

Con un vogatore puoi affrontare sempre nuove sfide e aumentare il tuo livello di resistenza sotto sforzo. Il modello di vogatore con resistenza ad aria permette di regolare l’intensità della vogata e di elevare i livelli di sforzo necessari all’esercizio per mettersi alla prova ogni giorno.

‘Indoor rowing’ ovvero in kayak direttamente a casa tua

Il vogatore a trazione scandinava è il più adeguato per fare canottaggio direttamente a casa tua. Grazie a un sistema di trazione a bracci separati sarà come salire in kayak e remare. Per esperti vogatori e non, dove vuoi e quando vuoi.

Anche in pieno inverno, sia che tu viva in un monolocale o in un attico da 200 m2. Il vogatore è quello che fa per te, anche se non hai molto spazio a casa. Molti modelli di vogatore sono infatti dotati di sistemi salva spazio con chiusura rapida e facilitata.

L’universo dei telescopi

I telescopi sono strumenti affascinanti e complicati che ci permettono di perderci tra stelle, pianeti e galassie lontane, liberando la nostra fantasia e immaginazione e dando risposte alle nostre curiosità.

Ma per essere in grado di fare un uso consapevole e corretto dei telescopi, è necessario avere un’idea, almeno generale, delle caratteristiche delle varie tipologie di telescopio e del loro utilizzo.

Sono tutti uguali?

Ovviamente, no. Esistono quattro tipologie principali di telescopio, ognuna con delle caratteristiche e peculiarità molto precise. Tenete anche a mente che, di ogni categoria, si possono trovare apparecchi di tutte le fasce di prezzo, ma, generalmente, un telescopio di qualità medio-alta ha un costo abbastanza elevato.

I telescopi rifrattori sono costituiti da un tubo lungo e piuttosto sottile che si conclude con una lente frontale che raccoglie e focalizza la luce. Sono tra i modelli più costosi, permettono di vedere immagini chiare e molto luminose ma la loro struttura li rende poco indicati per l’osservazione di nebulose e galassie (di cui avremo un’immagine scura).

Un’altra tipologia è quella dei telescopi Newtoniani, detti anche riflettori. Questi strumenti sono caratterizzati da un tubo aperto ad una estremità, da uno specchio concavo alla fine dell’altra estremità e da uno specchio piano secondario.

La struttura li rende polivalenti e indicati per gli osservatori amatoriali, in quanto permettono una visione chiara e precisa pur mantenendo dei prezzi contenuti. La critica espressa dagli osservatori più esperti è che un attrezzo polivalente per definizione non sarà in grado di offrire risultati eccellenti in alcun campo.

Le ultime due tipologie sono i telescopi Schmidt-Cassegrain e i Maksutov-Cassegrain. I primi hanno uno specchio principale concavo sferico, uno specchio secondario sferico convesso e una lente frontale, sono estremamente comodi da trasportare (possono essere ripiegati in un pratico bauletto) e sono particolarmente adatti all’astrofotografia. I secondi, sono piuttosto simili ai primi come struttura, costano leggermente meno e permettono di osservare immagini molto nitide e contrastate.

Da cosa dovrebbe dipendere la scelta del telescopio?

La scelta del telescopio più adatto alle esigenze di ognuno dipende da una serie di fattori. Bisogna prendere in considerazione la frequenza di osservazione, il tipo di corpi che osserveremo e riprenderemo più frequentemente, la posizione di osservazione, la necessità o meno di trasportare i telescopi e portarli con noi nei vari spostamenti, il prezzo, il peso e la montatura.

Nessuno di questi elementi è trascurabile, ognuno potrà creare la propria lista di priorità e valutare questi aspetti in ordine di importanza e preferenze personali, ma ricordate che un telescopio è uno strumento delicato e potente. Un eventuale acquisto non dovrebbe mai essere affrettato e dettato dall’istinto, soprattutto visti i prezzi di cui stiamo parlando. Questi strumenti potrebbero aprirvi un mondo e avvicinarvi all’osservazione di stelle e pianeti, l’importante è che li scegliate con cura.

Cosa sono i cambiamenti personali?

Quando pensiamo alla parola “cambiamento” ci viene generalmente spontaneo associarla a cambiamenti nella nostra vita personale. I cambiamenti spaventano: scegliere la facoltà all’università, lasciare il lavoro, accettare un nuovo lavoro, fare una proposta di matrimonio, fare un figlio, trasferirsi. Sono tutte scelte non facili che hanno il potere di sconvolgere la nostra vita.

Perciò molte persone si trovano intrappolate in una routine e in una vita che non amano per paura di prendere il rischio, chiudere gli occhi e fare un salto nel vuoto, verso l’ignoto che ogni nuova decisione comporta. Si sa, ogni scelta è una scommessa, contro noi stessi, contro gli altri, contro il destino. Avere paura è normale, ma siamo poi sicuri che cambiare sia un male?

Steven Levitt

L’economista Steven Levitt dell’università di Chicago ha pubblicato uno studio statistico basato su una serie di esperimenti con cui prova che decidere di affrontare un cambiamento porta ad un maggior grado di soddisfazione e felicità rispetto alla decisione di mantenere lo status quo.

La teoria di partenza dell’economista è che spesso non prendiamo decisioni importanti per paura di danni immediati, ma che, invece, dovremmo dare più peso alle conseguenze delle nostre azioni a lungo termine. Per questo motivo, Levitt ha chiesto ad un numero di persone di prendere una decisione rilevante: come lasciare il lavoro, rompere il fidanzamento o fare un bambino.

Il processo decisionale è stato guidato e indirizzato da consigli di esperti e nessuno è stato forzato a prendere una scelta. Qualora dopo i numerosi consigli i partecipanti avessero avuto ancora dubbi sulla decisione da prendere, Levitt li ha invitati a far decidere il caso. I risultati di quest’esperimento hanno dimostrato che dopo qualche mese le persone che avevano optato per un grosso cambiamento erano visibilmente più soddisfatte e felici rispetto a chi non l’aveva fatto.

Non è tutto bianco o nero

I risultati di questo esperimento, è vero, sembrano consigliare di non esitare e tuffarsi in nuove avventure e non opporsi ai cambiamenti. Tuttavia, ci sono delle considerazioni da fare. Prima di tutto, l’esperimento non ha una base scientifica inconfutabile. I partecipanti, infatti, sono stati scelti tra coloro che avevano già preventivamente letto il libro pubblicato da Levitt e i risultati non si possono facilmente generalizzare ad un gruppo più grande ed eterogeneo.

Per di più, decisioni così importanti possono, appunto, cambiarci la vita. Perciò la paura e il nervosismo sono nostri alleati. Vero, non dobbiamo farci bloccare da essi e lasciare che ci impediscano di vivere a pieno la nostra vita; ma è altrettanto importante soppesare e valutare bene tutte le possibili conseguenze prima di prendere una decisione simile.

Il cambiamento di vita, di partner o di carriera è un argomento troppo delicato e variabile per poterlo ridurre a mera statistica: il futuro è nelle nostre mani, cambiare a volte è un bene e altre no, sta a noi prendere la decisione migliore.

Salute umana e cambiamenti climatici

Avrete spesso sentito parlare del problema dei cambiamenti climatici e del loro disastroso impatto sull’ambiente. E’ importante, però, evidenziare quanto questi cambiamenti possano influenzare anche la salute umana e siano pericolosi per l’uomo.

Le statistiche a questo riguardo sono estremamente preoccupanti: il cambiamento climatico sta avanzando a passo deciso e ha già mietuto parecchie vittime. Disastri naturali incontrollabili ed imprevedibili possono colpirci da un momento all’altro e ondate di caldo e di gelo spesso colpiscono le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione come anziani e bambini. Vediamo insieme qualche statistica e previsione per il futuro.

Le conseguenze per la salute umana

Non pensate che il cambiamento climatico crei problemi e difficoltà solo ad ecosistemi e specie animali, noi siamo colpiti tanto quanto loro. Le conseguenze per la nostra saluta sono varie: a breve e lungo termine, dirette o indirette. Solo nell’anno 2000 150mila persone sono morte a causa di cambiamenti climatici e il rischio è che, entro il 2040, il numero sia destinato a salire ad una preoccupante cifra di 250mila decessi all’anno.

Gli elementi naturali che sono principale causa di morte sono gli avvenimenti metereologici estremi come alluvioni e terremoti, ma anche improvvise ed inaspettate ondate di calore o di gelo. Proprio le ondate di calore hanno causato non pochi problemi nelle zone del Mediterraneo e dell’Europa Meridionale. Solo nel 2003 ci sono stati più di 70mila morti nei paesi europei, soprattutto, come dicevamo prima, tra le fasce più vulnerabili della popolazione.

Entro il 2050 questo numero sembra destinato a crescere fino ad un picco di 120mila decessi l’anno causate da questi sbalzi termici. Inoltre, temperature molto alte vanno di pari passo con il livello di inquinamento atmosferico: altro problema estremamente attuale e rilevante che ha causato la morte prematura di migliaia di persone.

Altri rischi

Esistono altri rischi per la salute umana oltre la morte improvvisa causata da inquinamento e ondate di caldo. Per quanto riguarda i rischi a breve termine possiamo citare incendi boschivi, proliferazione di insetti portatori di malattie e aggravamento di problemi dovuti ad allergie stagionali.

Innanzitutto, gli incendi sono molto più frequenti e pericolosi di quanto si possa immaginare: ogni anno in Europa se ne verificano oltre 70mila tra quelli di origine dolosa e quelli naturali. Oltre alla morte e alla distruzione provocata dal fuoco stesso, bisogna preoccuparsi anche delle conseguenze a lungo termine causate dall’inquinamento atmosferico che ne consegue: le particelle derivate dalla combustione del legno possono provocare cancro e morte prematura.

Il rischio di diffusione di insetti portatori di malattie e di problemi legati alle allergie sono meno probabili e potrebbero causare problemi per un numero piuttosto ristretto di persone. Ma visti i cambiamenti repentini degli ultimi anni non si sa mai cosa potrebbe succedere.

Quando parliamo di conseguenze a lungo termine causate dai cambiamenti climatici, ci riferiamo al rischio di un cambiamento (e possibile diminuzione) delle capacità di produzione alimentare a causa delle variazioni delle temperature e della quantità e portata delle precipitazioni.