Cosa sono i cambiamenti personali?

Quando pensiamo alla parola “cambiamento” ci viene generalmente spontaneo associarla a cambiamenti nella nostra vita personale. I cambiamenti spaventano: scegliere la facoltà all’università, lasciare il lavoro, accettare un nuovo lavoro, fare una proposta di matrimonio, fare un figlio, trasferirsi. Sono tutte scelte non facili che hanno il potere di sconvolgere la nostra vita.

Perciò molte persone si trovano intrappolate in una routine e in una vita che non amano per paura di prendere il rischio, chiudere gli occhi e fare un salto nel vuoto, verso l’ignoto che ogni nuova decisione comporta. Si sa, ogni scelta è una scommessa, contro noi stessi, contro gli altri, contro il destino. Avere paura è normale, ma siamo poi sicuri che cambiare sia un male?

Steven Levitt

L’economista Steven Levitt dell’università di Chicago ha pubblicato uno studio statistico basato su una serie di esperimenti con cui prova che decidere di affrontare un cambiamento porta ad un maggior grado di soddisfazione e felicità rispetto alla decisione di mantenere lo status quo.

La teoria di partenza dell’economista è che spesso non prendiamo decisioni importanti per paura di danni immediati, ma che, invece, dovremmo dare più peso alle conseguenze delle nostre azioni a lungo termine. Per questo motivo, Levitt ha chiesto ad un numero di persone di prendere una decisione rilevante: come lasciare il lavoro, rompere il fidanzamento o fare un bambino.

Il processo decisionale è stato guidato e indirizzato da consigli di esperti e nessuno è stato forzato a prendere una scelta. Qualora dopo i numerosi consigli i partecipanti avessero avuto ancora dubbi sulla decisione da prendere, Levitt li ha invitati a far decidere il caso. I risultati di quest’esperimento hanno dimostrato che dopo qualche mese le persone che avevano optato per un grosso cambiamento erano visibilmente più soddisfatte e felici rispetto a chi non l’aveva fatto.

Non è tutto bianco o nero

I risultati di questo esperimento, è vero, sembrano consigliare di non esitare e tuffarsi in nuove avventure e non opporsi ai cambiamenti. Tuttavia, ci sono delle considerazioni da fare. Prima di tutto, l’esperimento non ha una base scientifica inconfutabile. I partecipanti, infatti, sono stati scelti tra coloro che avevano già preventivamente letto il libro pubblicato da Levitt e i risultati non si possono facilmente generalizzare ad un gruppo più grande ed eterogeneo.

Per di più, decisioni così importanti possono, appunto, cambiarci la vita. Perciò la paura e il nervosismo sono nostri alleati. Vero, non dobbiamo farci bloccare da essi e lasciare che ci impediscano di vivere a pieno la nostra vita; ma è altrettanto importante soppesare e valutare bene tutte le possibili conseguenze prima di prendere una decisione simile.

Il cambiamento di vita, di partner o di carriera è un argomento troppo delicato e variabile per poterlo ridurre a mera statistica: il futuro è nelle nostre mani, cambiare a volte è un bene e altre no, sta a noi prendere la decisione migliore.