Salute umana e cambiamenti climatici

Avrete spesso sentito parlare del problema dei cambiamenti climatici e del loro disastroso impatto sull’ambiente. E’ importante, però, evidenziare quanto questi cambiamenti possano influenzare anche la salute umana e siano pericolosi per l’uomo.

Le statistiche a questo riguardo sono estremamente preoccupanti: il cambiamento climatico sta avanzando a passo deciso e ha già mietuto parecchie vittime. Disastri naturali incontrollabili ed imprevedibili possono colpirci da un momento all’altro e ondate di caldo e di gelo spesso colpiscono le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione come anziani e bambini. Vediamo insieme qualche statistica e previsione per il futuro.

Le conseguenze per la salute umana

Non pensate che il cambiamento climatico crei problemi e difficoltà solo ad ecosistemi e specie animali, noi siamo colpiti tanto quanto loro. Le conseguenze per la nostra saluta sono varie: a breve e lungo termine, dirette o indirette. Solo nell’anno 2000 150mila persone sono morte a causa di cambiamenti climatici e il rischio è che, entro il 2040, il numero sia destinato a salire ad una preoccupante cifra di 250mila decessi all’anno.

Gli elementi naturali che sono principale causa di morte sono gli avvenimenti metereologici estremi come alluvioni e terremoti, ma anche improvvise ed inaspettate ondate di calore o di gelo. Proprio le ondate di calore hanno causato non pochi problemi nelle zone del Mediterraneo e dell’Europa Meridionale. Solo nel 2003 ci sono stati più di 70mila morti nei paesi europei, soprattutto, come dicevamo prima, tra le fasce più vulnerabili della popolazione.

Entro il 2050 questo numero sembra destinato a crescere fino ad un picco di 120mila decessi l’anno causate da questi sbalzi termici. Inoltre, temperature molto alte vanno di pari passo con il livello di inquinamento atmosferico: altro problema estremamente attuale e rilevante che ha causato la morte prematura di migliaia di persone.

Altri rischi

Esistono altri rischi per la salute umana oltre la morte improvvisa causata da inquinamento e ondate di caldo. Per quanto riguarda i rischi a breve termine possiamo citare incendi boschivi, proliferazione di insetti portatori di malattie e aggravamento di problemi dovuti ad allergie stagionali.

Innanzitutto, gli incendi sono molto più frequenti e pericolosi di quanto si possa immaginare: ogni anno in Europa se ne verificano oltre 70mila tra quelli di origine dolosa e quelli naturali. Oltre alla morte e alla distruzione provocata dal fuoco stesso, bisogna preoccuparsi anche delle conseguenze a lungo termine causate dall’inquinamento atmosferico che ne consegue: le particelle derivate dalla combustione del legno possono provocare cancro e morte prematura.

Il rischio di diffusione di insetti portatori di malattie e di problemi legati alle allergie sono meno probabili e potrebbero causare problemi per un numero piuttosto ristretto di persone. Ma visti i cambiamenti repentini degli ultimi anni non si sa mai cosa potrebbe succedere.

Quando parliamo di conseguenze a lungo termine causate dai cambiamenti climatici, ci riferiamo al rischio di un cambiamento (e possibile diminuzione) delle capacità di produzione alimentare a causa delle variazioni delle temperature e della quantità e portata delle precipitazioni.