Biberon e i ciucci puliti e igienizzati in un batter d’occhio

I neogenitori coll’arrivo del loro primo figlio sono molto preoccupati per tutto. Dall’igiene, alla pulizia, alle cose piccole ed inesistenti. Ma è normale. La preoccupazione è una cosa spontanea e innata e sarebbe molto strano se non fosse così.

Tutti quanti sano che il sistema immunitario di un neonato non è abbastanza sviluppato e nei primi mesi bisogna stare molto attenti per quanto riguarda l’igiene dei biberon e dei ciucci che vanno direttamente messi in bocca al bambino. Un po’ di tregua la possiamo avere dopo il sesto mese quando il bambino comincia a esplorare il mondo e mettere tutti gli oggetti in bocca.

Sterilizzatori e il loro uso

Sterilizzatori sono apparecchi di piccole dimensioni che possono essere elettrici oppure vengono direttamente mesi in microonde per un paio di minuti. In entrambi in casi, nella base dei sterilizzatori viene messa una quantità richiesta d’acqua che riscaldandosi evapora e con il vapore e il calore sterilizza gli oggetti desiderati.

Questo potrebbero essere ciucci, giocattoli o biberon, tutte quelle cose che il nostro bambino spesso mette in bocca. Si possono trovare di varie marche e di varie forme. State molto attenti durante l’acquisto perché molti di loro sono proprio fatti per i biberon della stessa marca e altri biberon per altezza o larghezza non possono entrare in questo sterilizzatore.

Ma non tutti sono fatti così. Molti hanno una forma universale e possono sterilizzare fino a tre biberon contemporaneamente. L’aria calda uccide tutti i batteri nocivi che potrebbero provocare problemi ai nostri piccoli cuccioli.

Necessità o vizio

Come facevano i nostri nonni e i nostri genitori, quando tutti questi attrezzi futuristici non esistevano. Bollivano i biberon e i ciucci e così li sterilizzavano. È vero che oggi giorno tutto è molto più semplice.

Quando il sterilizzatore elettrico ha finito il suo lavoro, si spegne da solo. Quello che si mette in microonde, basta mettere il timer, e lo stesso si spegne da solo. È solo una questione di comodità e di pigrizia. Perché non abbiamo voglia di perdere tempo, perché siamo continuamente sotto stress e ci piacciono le cose semplici. Altrimenti un sterilizzatore non è indispensabile.

Anzi, importante è stare molto attenti durante la pulizia dei biberon, cucci e vari giochi, lavarli bene e sotto acqua molto calda per uccidere eventuali batteri presenti. Se siete molto preoccupati per la salute del vostro nuovo arrivato, comprate un sterilizzatore.

Lo troverete in tutti i negozi per i bambini, grandi supermercati e anche nei negozi on line. Basta scegliere quello che si adatta di più alle vostre esigenze e alla marca dei vostri biberon e il gioco è fatto. Saprete che i sterilizzatori fanno il loro lavoro per voi.

Tutto lo stretto indispensabile per conoscere i compressori ad aria

Esistono diversi tipi di compressori ad aria che variano per struttura, capienza, potenza, pressione, dimensioni e costi. A seconda del tipo di uso che si desidera farne bisognerà fare una scelta ragionata e mirata per evitare di spendere molti soldi in modelli inutilmente ingombranti e potenti.

Allo stesso tempo, per non ritrovarsi con un apparecchio mediocre e non adatto a svolgere le mansioni necessarie. Bisogna ricordare che il compressore ha la funzione di alimentare altri strumenti come trapani o pistole ad aria compressa che bisogna acquistare separatamente.

Diverse strutture per diversi usi

Una prima distinzione fondamentale da fare tra vari tipi di compressori è la presenza o meno del serbatoio. Spesso sentirete dire che una caratteristica importante per valutare la qualità di un compressore ad aria è la capienza del serbatoio; vero, ma questo criterio non tiene conto del fatto che esistano modelli completamente sprovvisti di tale serbatoio.

In questo caso, stiamo parlando di apparecchi di dimensioni molto ridotte, comodi e pratici da trasportare e che servono per lavori di minor portata, ma che sono l’ideale per gonfiare le ruote di biciclette ed automobili. I compressori con il serbatoio, invece, possono essere a pistone o a vite: i due termini indicano i diversi metodi con cui l’aria viene incamerata.

Infatti, il principio in base al quale questi compressori funzionano, è basato sull’accumulo di aria ad alta pressione all’interno del serbatoio; l’aria viene poi liberata con un getto più o meno forte e duraturo (a seconda della capienza del serbatoio), andando ad alimentare lo strumento che è stato collegato al compressore.

Le prestazioni

Gli elementi principali che influenzano le prestazioni dei compressori ad aria sono la potenza del motore, la pressione e la portata. La potenza indica la velocità con cui l’aria viene compressa: una maggior potenza significa che l’aria viene compressa più velocemente ed il compressore è in grado di generare una maggior potenza e una maggior portata. La potenza dipende dal motore che, a sua volta, può essere di tre tipi: elettrico, a benzina o a corrente continua.

Il termine pressione, invece, si riferisce all’aria compressa nel serbatoio: maggiore è il livello della pressione, più forte e veloce sarà il getto d’aria emesso. La pressione spesso può essere regolata manualmente e può raggiungere un valore massimo di 8 Bar. Infine, il termine portata identifica la quantità d’aria emessa dal compressore in un certo periodo di tempo.

Generalmente viene quantificata in l/m e per un uso domestico (gonfiare gomme, pulizie ecc.) sono sufficienti 200 m/l, mentre per un uso cantieristico servono più di 800 m/l. Queste caratteristiche vanno anche valutate in relazione alla capienza del serbatoio. A parità di capienza, il serbatoio con valori di pressione e potenza superiori tenderà a consumare l’aria molto più velocemente rispetto all’altro.

Perché ogni mamma dovrebbe avere un baby monitor

Se siete genitori e avete bimbi piccoli, avrete già capito l’importanza di avere dei baby monitor in casa. Questi apparecchi vi permettono di monitorare costantemente i movimenti e le attività dei vostri bambini, sia mentre dormono, sia mentre giocano in un’altra stanza e voi siete impegnati in altre attività e faccende domestiche.

Dai modelli più semplici agli ultimi ritrovati tecnologici, con un baby monitor avrete la possibilità di controllare che tutto sia tranquillo e di intervenire in caso il bimbo si svegliasse o si facesse del male giocando.

Dall’audio al video

I modelli più semplici di baby monitor sono costituiti da due apparecchi simili a walkie talkie che vi permettono di sintonizzarvi da qualsiasi area della casa per monitorare ed ascoltare tutti i suoni provenienti dalla cameretta.

Esistono modelli digitali o analogici, entrambi garantiscono una buona qualità del suono, ma quelli digitali spesso offrono anche la possibilità di avere un collegamento bidirezionale che vi permetterà di comunicare direttamente con il bambino.

I modelli più avanzati, invece, sono quelli video. Dotati di vere e proprie videocamere vi permettono di avere un controllo visivo (e quindi più accurato) di ciò che accade nella stanza del vostro bimbo.

Quasi tutti questi baby monitor sono, inoltre, dotati di raggi infrarossi che garantiscono una visione nitida anche di notte, e di rilevatori di movimento e di fonti di calore con cui potrete tenere sotto controllo lo stato di termosifoni e stufe nella stanza (riuscendo così ad intervenire qualora la temperatura si alzasse o abbassasse troppo).

Le innovazioni tecnologiche

Oltre alle funzioni principali di cui abbiamo appena parlato, molti baby monitor possiedono delle innovazioni tecnologiche che ne innalzano la qualità e l’efficacia. Innanzitutto, per tenersi al passo con i tempi, esistono ora dei baby monitor wifi che può essere collegata direttamente con il vostro smartphone dove riceverete delle notifiche qualora dovessero esserci problemi.

Questo tipo di baby monitor, inoltre, è quasi sempre provvisto di tecnologia tech che li rende estremamente resistenti alle interferenze. Ma l’ultimo ritrovato della tecnologia (ancora poco presente sul mercato) è il baby monitor indossabile. Sono state recentemente brevettate delle tutine che all’interno contengono dei sensori in grado di rilevare i movimenti e i rumori del neonato, i sensori possono chiaramente essere collegati al vostro smartphone e vi avviseranno in tempo reale di eventuali cambiamenti.

In alternativa alla tutina, sono più comuni braccialettini e cavigliere indossabili, sempre dotate di sensori, che vi permetteranno di monitorare la qualità del sonno dei vostri bambini. Ma il vero elemento innovativo di questi baby monitor indossabili è il fatto che rilevino la temperatura e il battito cardiaco del bambino, tenendovi, così, costantemente aggiornati sul suo stato di salute e allarmandovi immediatamente qualora dovessero esserci dei cambiamenti sospetti.

Oriente vs Occidente

La cultura orientale e occidentale sono estremamente diverse e sempre lo sono state dalla notte dei tempi. Per quanto il consumismo e la globalizzazione abbiano avvicinato persone da tutto il mondo e tentato di creare una comunità unica che trascendesse i confini geografici, siamo ancora distanti da poterci definire “cittadini del mondo”.

E’ vero, le barriere e limitazioni fisiche e tecniche per spostarsi da una parte all’altra del mondo si sono notevolmente ridotte negli ultimi tempi; tuttavia, quando viaggiamo dobbiamo sempre tenere a mente le caratteristiche sociali, culturali e politiche dei paesi che visitiamo per evitare di offendere qualcuno o di creare situazioni poco piacevoli o imbarazzanti.

Senza dubbio, la cultura Europea e quella Statunitense hanno molti punti in comune (per quanto non manchino le unicità regionali e locali), e sono molto diverse dalla cultura Africana, Mediorientale ed Orientale. In questo articolo, esploriamo le maggiori differenze tra la società occidentale e quella orientale (in cui sono inclusi prevalentemente Cina, Giappone e paesi del Sud Est Asiatico, e sono esclusi i paesi del Medioriente che hanno caratteristiche ancora diverse).

Occidente

La società occidentale viene spesso tacciata di essere individualista e consumista. E’ senz’altro vero che i valori occidentali sono stati messi in discussione dalla mania del consumo, della tecnologia e della modernità a tutti costi. Ed è altrettanto vero che il focus degli occidentali è puntato sull’individuo e sul raggiungimento degli obiettivi personali piuttosto che sul benessere collettivo della società.

Inoltre, gli occidentali parlano molto, sono convinti che gli eventi siano controllabili, sono molto propensi al contatto fisico e molto più liberali nelle manifestazioni di affetto e di amicizia. Un’altra caratteristica fondamentale che differenzia le due culture è la religione: l’Ovest prevalentemente cristiano e cattolico contrasta nettamente con il credo buddista e induista dell’Est.

Oriente

La società orientale contrasta con la sua controparte occidentale per quanto riguarda la visione dell’individuo e il suo ruolo nella comunità. Gli insegnamenti e i principi religiosi insegnano all’uomo orientale a non volersi distinguere dalla massa, ma piuttosto a concentrarsi sul suo viaggio spirituale e liberarsi dalle debolezze terrene e materiali per ricongiungersi con l’anima universale.

Diverso è anche il modo di comunicare di questi popoli: per gli asiatici il suono è più importante del contenuto delle parole. Sono generalmente molto più riservati e meno loquaci della loro controparte occidentale e il testo che prediligono è la poesia.
Ma non fatevi ingannare, anche la moderna Cina e l’odierno Giappone sono stati contagiati dallo spirito consumistico e di interdipendenza globale.

Ciò è dimostrato dall’aspetto delle capitali e delle città più importante di questi paesi che assomigliano sempre più alle metropoli occidentali: ricche di negozi dove fare shopping, con un centro nevralgico dove hanno luogo tutte le transazioni economiche e d’affari e moltissimi locali e discoteche dove i giovani si ritrovano per divertirsi spensierati.

Impariamo a gestire lo stress

La frenetica vita quotidiana dei tempi moderni sarebbe in grado di stressare chiunque: lavoro, scuola, università, lavori domestici, spesa, figli, cene con i parenti, guasti al computer e all’automobile, e la lista sarebbe ancora lunga. Spesso ci alziamo la mattina e non ci fermiamo un secondo fino a sera: così facendo accumuliamo tensione, frustrazione e nervosismo, in altre parole, diventiamo stressati.

Il livello di stress non è uguale per tutti: dipende, chiaramente, da una propensione caratteriale, impegni quotidiani, tempo a disposizione per rilassarci e da dedicare ai nostri hobby e alla nostra famiglia e, infine, dalla nostra gestione dello stress stesso.

Non riuscire a gestire lo stress nella maniera adeguata può influire negativamente sulla nostra vita lavorativa e sentimentale; per questo motivo, qui di seguito troverete alcuni semplici consigli che, senza bisogno di ricorrere a psicologi o psicoterapeuti potranno aiutarvi a ridurre il livello del vostro stress e a migliorare le vostre giornate.

Attività pratiche

Ci sono delle semplici azioni pratiche che potete fare per ridurre i livelli di stress. Ad esempio, è fortemente consigliato svolgere dell’attività fisica: oltre a mantenervi in forma, vi aiuterà a scaricare le tensioni e sfogare il nervosismo.

Potete fare un po’ di jogging, iscrivervi in palestra o seguire corsi di pugilato, zumba o ciò che più vi aggrada; potete farla da soli o in compagnia ma vedrete che, qualsiasi modalità scegliate, vi aiuterà a sentirvi più leggeri e attivi. Un altro elemento importante è l’alimentazione: tante volte, come l’attività fisica, si pensa che sia importante avere un’alimentazione corretta per mantenere la linea o dimagrire.

Nulla di più sbagliato: mangiare in maniera sana vi permetterà di mantenere un buon equilibrio psicofisico e di essere più lucidi e pazienti quando affronterete situazioni stressanti. Un ultimo consiglio pratico è di imparare a gestire il tempo e pianificare e organizzare i nostri impegni per tempo. Fate una lista, se serve, ma vedrete che se riuscirete a creare un programma chiaro elencando ciò che dovete fare vi sembrerà di avere molto più tempo a disposizione.

Allenamenti mentali

Uno dei problemi principali di chi soffre per il troppo stress è il continuo bisogno di avere tutto sotto controllo. Se riuscirete a lasciare andare il controllo di tutto ciò che vi circonda per qualche momento vedrete che di colpo riuscirete a vedere tutto da una prospettiva diversa.

Questo aspetto ha a che fare con la consapevolezza di sé e il desiderio di voler sempre fare tutto alla perfezione. Una volta che riuscirete a capire che siete voi stessi il vostro avversario più grande ed imparerete ad essere un po’ più clementi nel giudicarvi, vedrete come riuscirete ad apprezzare anche le piccole conquiste di ogni giorno e vi applaudirete per il ritmo sfrenato di vita che riuscite a mantenere senza impazzire.